Torino e il Salone del Libro pt.2

Leggo e viaggio per non smettere mai di essere curiosa…

So che dopo aver vagato insieme a me in giro per Torino la scorsa settimana, fremete per sapere com’è andata al Salone… Leggete di seguito!

Il giorno dopo di buonora ci siamo avventurate alla volta del “Lingotto”, ora centro espositivo ma fino al 1982 sede delle fabbriche della Fiat, per visitare la XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro.
Già dall’ingresso per noi amanti dei libri sembrava di essere nel “Paese dei Balocchi”, lo sguardo fuggiva ovunque tra gli stand delle piccole e grandi case editrici, intente a scovare tra la bibliografia e curiose di leggere le ultime novità.
Proprio mentre acquistavo un libro pubblicato da poco, mi sono ritrovata ad annusare le sue pagine: no, non sono folle, ma come diceva il compianto Carlo Ruiz Zafon è un profumo di carta e magia che a nessuno è venuto ancora in mente di imbottigliare.
La bellezza del Salone del Libro è anche poter partecipare a degli incontri a tema, scelti secondo i propri interessi; noi abbiamo deciso di ascoltare un fumettista famoso che ci ha parlato dell’origine del fumetto, dalla preistoria ad oggi, e di come sia sovrapponibile agli attuali messaggi dei social… siamo rimaste molto colpite!
Con la voglia di iniziare a sfogliare i nuovi acquisti, troviamo un attimo di relax nella “Sala della Quiete” e alle 18, con lo smartwatch in tilt per i circa 25000 passi fatti, lasciamo il Lingotto pensando alla meritata pizza che ci aspettava.

Abbiamo dedicato l’ultima mattina alla visita del simbolo di Torino, la Mole Antonelliana: abbiamo usufruito dell’ascensore panoramico e, dalla cima del famoso monumento, ci siamo godute una bellissima visuale della città dall’alto.
La nostra visita è proseguita nel “Museo Nazionale del Cinema” situato proprio all’interno della Mole; dove troviamo la vera e propria storia del cinema, dalle prime pellicole, alle prime cineprese e macchine fotografiche.
Al piano superiore sono allestiti dei veri e propri scenari che danno importanza ad ogni figura che ruota intorno alla produzione di un film; troviamo la scrivania di un regista con alcuni copioni originali, i costumi di alcuni film famosi e addirittura il camerino di una star di Hollywood.
L’ultima parte, ma non meno importante, è la Galleria dei Manifesti, dove sono raccolte delle bellissime locandine di film antichi e moderni: davvero un tesoro per qualsiasi amante della cinematografia.

Uscendo ci siamo sedute in un bar, dove ho avuto modo di gustare e apprezzare il famoso “Bicerin”, caffè tipico di Torino con panna e gianduia. Davvero una specialità!
Tornando verso la Stazione di Porta Nuova abbiamo visitato Piazza San Carlo, definita dai torinesi “il salotto della città” per la presenza di numerosi locali dove sedersi e gustarsi il panorama sorseggiando un buon aperitivo. Caratteristico al centro il monumento di bronzo che raffigura Emanuele Filiberto di Savoia a cavallo.

Concludo ringraziando il blog: per me è stato un onore poter condividere il racconto di questo viaggio! Tutto viene dai libri, proprio perché non smettono mai di stupirci e di renderci curiosi.
Ed è proprio la curiosità che ci permetterà sempre di viaggiare, quindi non smettete mai di cercare il bello in ogni pagina e in ogni cosa che la vita vi permetterà di vedere.
Un grazie speciale alle mie compagne di viaggio e alla prossima avventura!

Io felicissima al Salone
Io felicissima al Salone

“Non si può sostenere di aver veramente visto qualcosa finché non lo si è fotografato”, da un’intervista concessa alla rivista inglese “The King” nel 1901 ad Emile Zola.

Nota dell’autrice: voglio farvi rivivere la bontà del Bicerin con la sua ricetta tradizionale. Scopritene i segreti dal sito del Caffè che lo ha inventato! IL BICERIN | Bicerin

Bicerin
Bicerin

Nota di redazione: è un vero piacere che Sara scriva con Noi!

Pubblicato da mattrossblog

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