Come una notte a Bali

Leggo perché i libri mi hanno salvata…

Avete mai pensato a quanto ogni azione compiuta quotidianamente, e considerata routine, possa condizionare la nostra vita?

Mettiamo la sveglia, facciamo zapping con il telecomando, scorriamo la bacheca dei social senza andare da nessuna parte fino a quando ci ritroviamo insoddisfatti e non appagati.

È quello che succede a Luca, un giovane che pensa di avere tutto: un lavoro sicuro, una fidanzata che lo ama. Insomma, una vita perfetta.

In una giornata qualsiasi vede riflessa la sua immagine in uno specchio. Questo episodio lo aiuta a reagire provando a ribellarsi al suo tran tran quotidiano e decide di cambiare vita rimettendosi in discussione uscendo dalla sua zona di comfort.

“E un giorno potresti ritrovarti sulla cima di un promontorio a Bali. Di fronte all’immensità dell’oceano. Con il sole che tramonta colorando tutto di arancione. Con una pioggia leggera che scende dal cielo e si mischia con le tue lacrime. Con nessuno intorno. Senza alcuna idea di cosa fare del futuro. Eppure maledettamente felice. Felice come non eri mai stato nella tua vita.”

Lascia un lavoro senza stimoli, un rapporto che scopre giunto al capolinea e una famiglia da sempre troppo protettiva e, dando fondo ai suoi risparmi, compra un biglietto per Bali.

Parte per l’isola indonesiana in compagnia di uno zaino che diventerà anche il suo migliore amico. Giunto a destinazione nota subito la cordialità e l’ospitalità che offrono i suoi abitanti: di certo un popolo gentile, generoso e molto accogliente con i turisti.

Luca prova a reinventarsi, spogliandosi con difficoltà delle tante etichette che la vita fino ad allora gli aveva messo addosso. Ma è solo quando riesce a non indossare le scarpe andando in giro a piedi nudi che comprende di poter cambiare qualcosa, inseguendo davvero la felicità e la realizzazione dei propri sogni.

“Volevo permettere alla felicità di impadronirsi di me, visto che nel mio cuore non c’erano più muri né dighe.”

Riesce a comprendere il vero valore della propria libertà, incontrando persone diverse che gli danno a loro modo fiducia e credono in lui e nel suo modo di vivere a Bali.

Era tanto tempo che volevo leggere questo libro e, quando ho trovato il momento giusto per farlo, la storia mi ha travolta a tal punto da terminarlo tutto d’un fiato.

L’autore è un giovane torinese che si definisce “nomade digitale” e che proprio come Luca ha lasciato tutto per ricostruire la sua vita lontano dall’Italia.

È il sogno la tematica principale della storia e i desideri che ognuno di noi tiene sopiti nel proprio cuore per paura di affrontare situazioni più grandi.

L’autore descrive Bali come un piccolo mondo lontano da ogni costrizione, dove tutto può diventare migliore, dove poter davvero essere sé stessi.

“Come una notte a Bali” è un libro che vi aiuterà a guardarvi dentro chiedendovi se davvero siete felici e, se quello che vedrete non vi piace, il mio augurio più grande è che possiate trovare i giusti stimoli per cambiarlo.

“Se hai un corpo funzionante, se sei libero e se hai del tempo davanti a te, hai tutto ciò che ti serve per scegliere di essere felice. Mangia, di gusto e in compagnia. Prepara una cena per le persone che ami. Offri un tè ad un’amica che non vedi da tempo. Spegni il cellulare quando ti siedi a tavola. Mangia, bevi e parla, guardando negli occhi le persone. Vivi, lasciati andare. Fatti trascinare dalle correnti del vento della vita. A volte ti porteranno al caldo, a volte al freddo, a volte ti faranno volare, a volte ti faranno schiantare. Ma è questo il bello: solo così vedrai da vicino tutte le sfumature di questa vita. E lascia andare. Ti prego, lascia andare.”

Io penso che ognuno di noi possa trovare Bali nella vita di tutti i giorni, dando importanza a quello che troppo spesso si ritiene superfluo e poco rilevante e mettendo al centro le cose semplici.

Insomma penso che trovare Bali possa significare vivere liberi e felici e credo sia possibile per tutti quelli che lo desiderano davvero.

“Non conoscevo la strada, ma avevo una sicurezza folle: Bali mi avrebbe indicato la via.”

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