Lui, 1669, Idda pt. 1

Appunti di Viaggio

C’è un personaggio un po’ strano che si aggira per il mondo da tempo. Quanto? Boh! Provate a chiederglielo. Vi risponderà che era a bordo della Nina alla scoperta dell’America e… sì, Lui sapeva che in verità quella non era l’India. Oppure vi racconterà di quando, all’interno della pancia di un cavallo di legno, aiutò l’egida greca a sconfiggere la celebre Troia. Ma non perché volesse male a questa e nemmeno perché fosse alleato con l’altra. Pensate, Lui non ci guadagnò nemmeno nulla, da quell’impresa… ma sapeva che dalla fine di quella grande guerra sarebbe scaturita una diaspora che avrebbe portato alla nascita di una civiltà ancora più grande, che secoli dopo viene riconosciuta come una delle più prospere della storia: Roma.
Sì, non è un tipo molto semplice, ma non è nemmeno cattivo. Lui è… Lui. E guai a dargli torto. Inizierà discorsi interminabili intrisi di pagine di storia, che dice di aver vissuto e per questo conosce a menadito. Alla fine, distrutti da ore ed ore di aneddoti vari, gli darete ragione.
Sembra un personaggio iconico, un mito, ma vedendolo in giro lo riconoscerete per il suo vestire casual, uno zainetto sulle spalle, forse un giornale o un fumetto Bonelli tra le mani, una coppola sulla testa e capelli brizzolati sotto questa.

Quel giorno, al solito appuntamento del giovedì sera all’Irish pub, il telegiornale passava le immagini di un’eruzione dello Stromboli che la notte precedente aveva spazzato via un intero costone roccioso, causando non pochi problemi alla popolazione, che era stata evacuata immediatamente. Le eruzioni di quel vulcano sono spettacolari: vere e proprie fontane di lava, tanto esplosive quanto pericolose.
I quattro amici nel frattempo discutevano di vulcani, terremoti e maremoti. In quel momento Lui tornò dalla consueta fumata di sigaro. Era stato fuori un po’, mentre osservava divertito le espressioni all’interno.
Esordì: “Io c’ero”. Silenzio. “Quando?” risposero in coro. Non appena terminarono la domanda, i quattro si guardarono negli occhi, comprendendo dal Suo enorme sospiro l’errore appena fatto: ordinarono un altro giro e, rassegnati, si adagiarono sulle sedute, pronti ad una storica di fatti ed episodi.

Le Eolie viste dall’alto
Le Eolie viste dall’alto

Era il 1669 e Lui era appena rientrato con il suo gozzo carico di pescato. Le reti quel giorno avevano reso abbastanza bene, ma del resto non si poteva mai lamentare. I primi avvisi arrivarono da “Idda”, (“Lei”, nomignolo con cui i catanesi chiamano affettuosamente l’Etna) l’8 marzo. E le successive eruzioni generarono qualcosa che non si era mai visto prima. Oltre 4 mesi di movimenti tellurici ed esplosioni di lava che modificarono per sempre la sua città (di quel periodo), molti paesi attorno e perfino la linea di costa.
Dice di ricordare perfettamente quando in pochi giorni vide scomparire per sempre i paesi di Mompileri, Misterbianco, Nicolosi e molti altri, e sorgere quelli che in seguito sarebbero stati chiamati i Monti Rossi. Ma il peggio non era ancora arrivato.

Le colate, dopo aver distrutto un antico acquedotto, raggiunsero la cinta muraria cittadina, passandola e inondando di fuoco la città, che da allora non fu mai più la stessa.
Il Castello Ursino, voluto circa quattro secoli prima da Federico II di Svevia come avamposto di difesa della Sicilia orientale, venne circondato dalla lava che, sebbene non ne distrusse le strutture, lo isolò in un mare di lava, riempiendone il fossato e coprendone i bastioni. La struttura immaginata come difesa verso i nemici provenienti dal mare, si trasformò in difesa contro un nemico impensato fino a quel momento, che aveva viaggiato per centinaia di chilometri dal centro della terra.
L’antica sede del parlamento siciliano e in seguito residenza dei regnanti di Sicilia, aveva avuta salva la vita. Lui raccontò che divenne in seguito prigione ed infine sede del museo civico di Catania.

Il Castello Ursino
Il Castello Ursino

Il viaggio nel tempo delle catastrofi catanesi è appena iniziato e nel secondo episodio ne scopriremo delle belle!

Al prossimo racconto!

Pubblicato il 24 marzo 2023 su SevenBlog

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Pubblicato da mattrossblog

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