Islanda, terra del Fuoco e del Ghiaccio

Appunti di Viaggio

Apro la cartina dell’Europa. Sono affascinato dai paesi nordici. Ho già messo piede in Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca. Bene, capisco che è arrivato il momento di spingersi oltre. Tra tutti i paesi con la croce nordica come bandiera ce n’è uno che mi ha sempre attirato.
Un flash mi riporta a un video visto poco tempo prima su internet, in cui allo Zecchino d’Oro ad un bambino venne chiesto se sapesse dove fosse l’Islanda e la sua candida risposta fu: “è molto lontano l’Islanda, è vicino a Padova l’Islanda!”. Beh si, non è esattamente così lontana l’Islanda, ma… rende l’idea della distanza, non solo fisica, di questo Paese dal nostro!

Le prime immagini dall'aereo
Le prime immagini dall’aereo

La sua popolazione arriva appena alle 360.000 unità, di cui oltre il 40% vive nella capitale e la sua estensione è circa un terzo di quella italiana. Il che rende l’idea di come sia poco popolata. Difatti oltre Reykjavik non esistono grandi insediamenti urbani e la stessa Akureyri, il secondo centro per popolazione, è paragonabile a una piccola cittadina nostrana.
L’interno è molto impervio e una grandissima parte d’Islanda è occupata dal ghiacciaio più grande d’Europa, il Vatnajokull, con circa 8100 km², anche se in rapido restringimento per via del surriscaldamento globale, che a queste latitudini si fa sentire con grande impatto.

Svinafellsjokull, ramo del Vatnajokull
Svinafellsjokull, ramo del Vatnajokull

Effettuate le dovute premesse, rimane una grande porzione di territorio di cui ancora non ho parlato, che poi è il vero motivo che mi spinge a visitare l’Islanda. L’origine di quest’isola è chiaramente vulcanica. Lo si capisce da… tutto. Le spiagge, la morfologia del territorio, il colore della terra e… i notiziari! Difatti sorge sulla faglia dove si incontrano le placche tettoniche americana ed euroasiatica. Questo da origine al sollevamento di questa grande terra ed ogni tanto a qualche eruzione con carattere esplosivo! Se poi queste avvengono al di sotto di qualche ghiacciaio, il danno è fatto: l’Europa pochi anni fa ha sperimentato la potenza del sottosuolo islandese, con il blocco aereo dell’intero continente per tre giorni dovuto all’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull, rimasto inattivo dal 1823 e quindi ricoperto di ghiacci! Il mix di ceneri e vapore acqueo ha causato una nube estesa dalle coste americane a metà della regione siberiana.

La bocca di un vulcano vicino Reykjavik
La bocca di un vulcano vicino Reykjavik

Le terre islandesi sono quindi geologicamente giovani e, come ogni giovane che si rispetti, turbolente. Gli islandesi si prendono il merito di una grande fetta di storia europea recente. Sembra infatti che a fine 700 sia avvenuta un’enorme eruzione del vulcano Laki, ben più grave di quella del 2010, che ha portato l’essicazione di intere colture e carestie che hanno provocato malcontento nella già provata popolazione francese. Questa nuova ondata di fame e miseria causò l’origine della celebre rivoluzione e fu la scintilla degli sconvolgimenti politici che in seguito hanno formato le democrazie europee moderne. Beh, molto modesti questi islandesi!

Un altro cono vulcanico visto dalla cima del vulcano della foto precedente!
Un altro cono vulcanico visto dalla cima del vulcano della foto precedente!

Questa settimana abbiamo cominciato a sfogliare il grande libro dell’Islanda. La terra del fuoco e del ghiaccio. Abbiamo visto come mai si merita questo appellativo. Ma di sicuro c’è molto altro che attira l’uomo in un ambiente all’apparenza così inospitale. Lo vedremo nel prossimo episodio dedicato all’Islanda!

Al prossimo racconto!

Pubblicato da mattrossblog

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