Avezzano

Appunti di Viaggio

È una giornata uggiosa quella che ci accoglie nell’’ultima tappa di questo viaggio che per settimane ci ha portato in giro per la Marsica. L’atmosfera è silenziosa e malinconica, con un tappeto di nuvole compatto sopra le nostre teste. I 670 metri di altitudine non determinano altro che una splendida vista sulle montagne circostanti, con il monte Velino a guardia di questo centro abitato.

Viale alberato ad Avezzano
Viale alberato ad Avezzano

Parcheggiamo nei pressi del Castello Orsini-Colonna, o… quello che ne resta. Infatti notiamo subito che anche qui il terremoto del 1915 ha fatto seri danni (ne parlo quasi in ogni articolo sulla Marsica, ma clicca qui per recuperarne uno).
La struttura è palesemente incompleta, ma andiamo con ordine. La torre che ha preceduto il castello è del XII secolo, ma quest’ultimo nasce solamente due secoli dopo, in pieno stile medievale con mura all’esterno e mastio al centro. Viene ristrutturato in stile rinascimentale nel XV secolo da Gentile Virginio Orsini e circa un secolo dopo Marcantonio Colonna gli dona l’ultimo aspetto noto prima del sisma. Il restauro del 1994 ha permesso l’allestimento al suo interno della Pinacoteca di Arte moderna.

Castello Orsini-Colonna
Castello Orsini-Colonna

Pochi passi verso il centro e troviamo la villa comunale, Piazza Torlonia. Viali alberati permettono lunghe passeggiate al suo interno e una fontana da refrigerio nelle giornate più calde. Al suo interno anche un busto di Alessandro Torlonia, principe romano che permise il definitivo prosciugamento del lago del Fucino nel XIX secolo (ne parlo qui).
La vicina Villa Torlonia permette di comprendere quanto questa famiglia fosse importante all’epoca, per l’economia di tutta la piana.

Piazza Torlonia
Piazza Torlonia

Ci perdiamo un pochino per le botteghe e le vie del centro, alcune delle quali sotto a grandi portici. Arriviamo quindi a Piazza Risorgimento. Le linee sono chiaramente recenti, così come ci suggeriscono anche i grandi spazi che ci troviamo davanti. Difatti questa piazza è stata realizzata durante il Ventennio e all’estremità settentrionale è situata una statua che grazie ad alcuni elementi rievoca il prosciugamento del Fucino e il terremoto del 1915.

Piazza Risorgimento
Piazza Risorgimento

All’altra estremità troviamo invece la Cattedrale di San Bartolomeo, costruita per ospitare la diocesi dei Marsi, spostata qui da Pescina nel 1924. Questa venne aperta al culto nel 1942, ma pesantemente bombardata nel 1944 e definitivamente ristrutturata nel 1949. La chiesa è, insieme alla Madonna di Pietraquaria, compatrona di Avezzano dal 1978. Lo stile è neorinascimentale, con un alto campanile sul lato di destra. All’interno vi sono tre navate absidate, molto semplici nelle decorazioni.

Cattedrale di San Bartolomeo
Cattedrale di San Bartolomeo

La giornata ci riserva un bel mercatino in cui ci fermiamo a prendere un bel pranzo casareccio: panino con salsiccia a km 0 e coppiette da sgranocchiare durante il proseguo della giornata!
Andando verso sud, si trovano alcune architetture industriali novecentesche ormai cadute in disuso, come l’ex zuccherificio. Verso nord invece notiamo una grande pineta e il quartiere che la ospita, Borgo Pineta, con alcune casine in stile liberty e centri sportivi immersi nel verde. Tutto ciò è nato sulle macerie del più grande campo di concentramento sorto in Italia durante le grandi Guerre Mondiali, durante la prima per accogliere circa 15.000 prigionieri austro-ungarici. Venne utilizzato anche nel 1940-45, soprattutto dai nazisti, che vi imprigionavano inglesi, neozelandesi, indiani e pakistani. Il Villino Cimarosa divenne punto di riferimento delle SS, che però avevano in Albe il loro quartier generale.
Di nuovo una visita tranquilla si trasforma in un’occasione per ripassare importanti pagine di storia!
Qui finisce il grande viaggio nel Fucino iniziato qualche mese fa. A presto per nuove, grandi avventure, alla scoperta di un’Italia insolita e… perché no, di un mondo in cui riprendere seriamente a Viaggiare!

Al prossimo racconto!

Pubblicato da mattrossblog

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