Rosciolo dei Marsi e Cappelle dei Marsi

Appunti di Viaggio

La scorsa settimana abbiamo visitato Magliano de’ Marsi, ma eravamo rimasti all’interno del centro storico. Oggi vedremo quali altri tesori nascondono nuovi splendidi borghi!
All’esterno del centro abitato si trovano la tomba del re macedone Perseo (a sud), morto durante il confino ad Alba Fucens, e la chiesa romanica di Santa Maria in Val Porclaneta, dell’XI secolo (molto a nord).
Vicino a quest’ultima sorge una frazione, Rosciolo dei Marsi. Sembra un balcone sul monte Velino.

Il Velino visto da Rosciolo
Il Velino visto da Rosciolo

Posto a quasi 1000 metri slm, poco popolato (400 abitanti), è un piccolo borgo medievale del 1400. Le mura risultano ancora parzialmente visibili, seppur inglobate nelle abitazioni. Bellissima la chiesa di Santa Maria delle Grazie, risalente all’XI secolo, con i portoni originali quattrocenteschi e un grande rosone gotico sulla facciata. Uno scrigno contenente vari periodi di affreschi, visibili grazie ai restauri che si sono succeduti nel tempo.
Oltre questo edificio non c’è molto da vedere. Ma i vicoli costituiscono davvero un piacevole andare lento tra le case, spesso senza anima viva all’interno.
Rosciolo è stato uno dei pochi paesi risparmiati dal terremoto del 1915, ma fu gravemente colpito da quello omonimo del 1904. Di queste parti si ricorda anche un altra pagina di cronaca nera: l’8 marzo 1962 un aereo proveniente da Khartum e diretto a Roma si schiantò nelle vicinanze, sul monte Velino, non molto lontano dalla vetta. Perirono 5 persone, tra cui il comandante.
Anche da Rosciolo passa il cammino dei Briganti, anello percorribile in più giorni di trekking tra il Lazio e l’Abruzzo, in cui si percorrono i sentieri che hanno segnato il movimento clandestino di fine ‘800 proveniente dai territori del regno borbonico.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Riprendiamo l’auto, lasciata alle porte del borgo, per dirigerci verso valle, ai piani Palentini, che un tempo formavano un unico specchio d’acqua con il lago del Fucino, quando questo era in piena. Oggi dobbiamo solamente attraversare un fiume, passandoci sotto. È un fiume di macchine che attraversa l’intera piana. Sto parlando dell’A25.
Ci ritroviamo in un’altra frazione, Cappelle dei Marsi. Sembra un luogo di passaggio dove persone hanno costruito la propria abitazione per convenienza, non il classico borgo. In effetti qui vicino oltre l’arteria viaria, che conduce a Roma e a Pescara, passa la ferrovia che termina sempre nella Capitale d’Italia e ad Avezzano, il centro principale della piana. Quest’ultima oltre i campi agricoli offre anche una grande area industriale. Dista nemmeno 5 chilometri dal comune di cui fa parte, Scurcola Marsicana.

Chiesa di San Nicola

L’etimologia del toponimo sembra derivare dalle piccole celle adibite a stanza da letto dei monaci cistercensi, che stabilirono un monastero nei pressi della chiesa di San Nicola durante il medioevo.
Nel XVI secolo Cappelle era dotata di Universitas (qui per recuperare il significato), fatto che ne denotava una grande importanza.
Perché Cappelle non sembri un classico borgo con mura e un centro storico è presto detto: nel 1915 è stata completamente rasa al suolo dal terremoto della Marsica. Venne ricostruita in maniera importante a partire dalla seconda metà dello stesso secolo, inizialmente con casette dall’aspetto identico a molte altre incontrate finora (come qui e qui).
Se vogliamo, un centro di vita quotidiana a Cappelle esiste. Si trova davanti all’antico lavatoio, in largo San Nicola. Qui l’omonima e già citata chiesa è frutto della ricostruzione post-terremoto. Le forme sono neoromaniche, con tetto a capanna con le due navate laterali più basse e un rosone al centro della facciata.

Antico lavatoio di Cappelle
Antico lavatoio di Cappelle

Salutiamo anche Cappelle e ci dirigiamo a… beh, lo scopriremo la prossima settimana!

Al prossimo racconto!

Pubblicato da mattrossblog

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2 pensieri riguardo “Rosciolo dei Marsi e Cappelle dei Marsi

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