Forme e Antrosano

Appunti di Viaggio

Continuiamo il giro attorno alla piana di Avezzano, tuttavia senza ancora essere stati nel centro. Il giro è una circumnavigazione del centro più importante, per lasciare il piatto forte alla fine, quando avremo ben capito la storia e l’identità di questo territorio e delle genti che lo abitano.
Il centro abitato che arriva subito dopo è Forme. Non è un comune a sé, ma una frazione di Massa d’Albe, poco lontana. In effetti non è molto grande, ma si presenta davvero bene. Sembra un guardiano che ammonisce chi voglia sfidare il Velino. Difatti è situato proprio alle sue pendici e sembra piccolissimo a confronto del monte, un gigante dormiente.
Essendo l’ultimo avamposto prima della natura più incontaminata ci rendiamo conto che dall’ultimo risveglio del gigante, nel 1915, l’uomo non ha portato eccessivo ristoro ad un paese che sembra ancora scosso, soprattutto nelle sue parti più periferiche.

Panorama nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino
Panorama nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino

Sebbene il primo documento in cui compare Forme sia del diciassettesimo secolo, è indubbia la sua origine precedente. In quei tempi si contavano già 79 fuochi, corrispondenti a 1500 anime, motivo che fa pensare ad un lento sviluppo nei tempi di un centro così abitato. Altra motivazione che spinge a pensare ad una data di fondazione precedente è la grandezza della chiesa di San Teodoro, che nel territorio era seconda solo alla chiesa di Santa Maria in Albe, andata però distrutta nel grande terremoto del 1915 e, al contrario dell’edificio formese, mai ricostruita.
Sono tre le navate che la compongono, con altrettanti portoni, ad accogliere il visitatore. La facciata è in stile barocco, tripartita e con in alto un frontone. Essendo frutto di una ricostruzione dell’ultimo secolo (1929), non vi sono opere artistiche degne di nota.
Nella strada verso Alba Fucens è possibile notare i resti dell’acquedotto romano che portava il prezioso bene dalla sorgente di Santa Eugenia (sita qui) all’antica città romana, di cui parlerò la prossima settimana!
Partendo da qui è possibile percorrere vari sentieri escursionistici, alla scoperta della valle Majelama o all’attacco della vetta del Monte Magnola. I più intrepidi potranno invece misurarsi con i 2487 metri del monte Velino, partendo dai 1020 di Forme.
Ricordo infine come il territorio di Forme fu set cinematografico del colossal holliwoodiano “La Bibbia” del 1966.

Chiesa di San Teodoro
Chiesa di San Teodoro

Il luogo dove abbiamo scelto di dormire è sito ad Antrosano. Questa è una piccola frazione di Avezzano e la sua comodità è sicuramente la vicinanza all’autostrada oltre alla quiete di cui si gode. Alla Locanda Corte Dé Guasconi poi si mangia davvero divinamente, con una qualità/prezzo imbattibile e materie prime del territorio abruzzese. Dell’origine di Antrosano non si sa molto: è anxantina, marsia o equa? Il toponimo sembra derivare dal latino “drusia”, pozzanghera, o da un luogo dove si curavano gli infermi. L’abitato originario sembra confermare la seconda opzione: sembra che alcuni abitanti della sovrappopolata Alba Fucens scelsero Antrosano, lontana nemmeno un chilometro, come luogo per costruire la propria abitazione. Questo per l’esposizione, la vista sul lago Fucino, la riparazione dai venti freddi del Velino e la vicinanza alla via Tiburtina Valeria.
Tuttavia il popolamento di questo luogo si deve alla distruzione di Alba Fucens del XIII secolo da parte di Carlo I d’Angiò, e del XX secolo, quando il terremoto della Marsica costrinse le genti a trovare nuovi ripari. La comodità di avere Avezzano più vicina spinsero molti a scegliere Antrosano come nuova casa.
Degna di nomina è la chiesa di Santa Croce, del 1788, per la presenza di alcune reliquie. Dalla forma riconoscibile a distanza, presenta sui lati della facciata due torrette che fungono come orologio e torre campanaria.
Nel percorso che si può fare a piedi verso l’area archeologica di Alba Fucens sono presenti alcuni monumenti funerari di epoca imperiale a ridosso dell’antico tracciato della via Valeria.

Chiesa di Santa Croce
Chiesa di Santa Croce

Al prossimo racconto!

Pubblicato da mattrossblog

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