Appunti di Viaggio
Le scorse settimane abbiamo viaggiato attraverso la storia antica e moderna di Matera. Il viaggio attraverso le bellezze della Basilicata prosegue addentrandoci nei Sassi, un unicum celebre e invidiato in tutto il mondo!
I Sassi sono i nomi dei due quartieri più antichi di Matera, ma sono anche i nomi delle case tipiche di qui: abitazioni scavate nella roccia, che poi non viene gettata, ma riutilizzata per costruirci sopra ulteriori livelli. Accade così che passeggiando per le viuzze ci si ritrovi con i piedi sopra il tetto di qualcuno!
È un dedalo di pietra bianca, dove perdersi è un attimo. Sembra di vivere dentro un quadro di Escher.
La calcarenite è la tipica pietra di questa zona: non è difficile, tra i blocchi delle costruzioni, trovare tracce di fossili (se volete sapere perché, leggete qui)!
Si contano fino a 7 livelli di sovrapposizione: in questo modo anche Google Maps va in tilt e qui non è proprio utilizzabile!
![Fossili nella calcarenite Fossili nella calcarenite](https://mattross.blog/wp-content/uploads/2021/10/psx_20211002_194428.jpg?w=800)
Le case sono organizzate in vicinati, piccole piazze dove si condivideva la vita quotidiana. All’interno, infatti, non c’erano finestre, così le faccende di tutti i giorni venivano svolte insieme alle famiglie vicine: in questo modo, d’estate il caldo rimaneva fuori e d’inverno dentro, con le bestie a fare da caloriferi naturali. Animali e umani infatti dormivano nello stesso ambiente.
Piccoli pertugi nella roccia servivano solamente a dare aerazione ai locali interni.
![Un vicinato Un vicinato](https://mattross.blog/wp-content/uploads/2021/10/psx_20211002_193948.jpg?w=800)
Nelle abitazioni si potevano trovare anche pozzi, macine (azionate dagli animali) o forni. Questi ultimi erano pochi, così una volta impastato il pane, veniva marchiato col timbro della famiglia e in seguito portato a cuocere, sotto pagamento di un piccolo compenso per il fornaio. Si doveva però stare molto attenti, poiché se il simbolo veniva cancellato durante la cottura, il fornaio si appropriava del pane!
![L'interno di un Sasso, con un mulino L'interno di un Sasso, con un mulino](https://mattross.blog/wp-content/uploads/2021/10/psx_20211002_194845.jpg?w=533)
Sopra i tetti si notano delle specie di imbuti, che finiscono all’interno delle abitazioni attraverso lunghe tubature in pietra: non essendo molta, l’acqua veniva raccolta anche dalle precipitazioni atmosferiche e convogliata all’interno delle cisterne, così da essere consumata al bisogno.
Le strade invece hanno pendenze precise e canaline in modo da far confluire le deiezioni al loro interno e lasciare pulito il percorso pedonale.
Insomma, gli aspetti tecnologici di questo luogo a ben vedere sono molti e all’avanguardia, per un posto che non molti anni fa venne definito “Vergogna nazionale”!
![Santa Maria in Idris Santa Maria in Idris](https://mattross.blog/wp-content/uploads/2021/10/psx_20211002_193754.jpg?w=800)
La visita può partire da Piazza Pascoli. Uno degli scorci più suggestivi e fotografati di Matera. Ci si ritrova improvvisamente davanti una splendida vista del Sasso Caveoso. Scendendo verso Via Buozzi, l’arteria che percorre completamente in lungo il quartiere, l’immersione nella storia è istantanea. Si possono visitare varie “case grotta”, antichi sassi oppure chiese rupestri. Tra gli edifici religiosi più suggestivi, Santa Maria in Idris, che da un’altura guarda l’intero Sasso, o San Pietro Caveoso, costruita su uno sperone a picco sulla gravina.
![San Pietro Caveoso San Pietro Caveoso](https://mattross.blog/wp-content/uploads/2021/10/psx_20211002_194223.jpg?w=533)
Passeggiando nel Rione Malve, può accadere che ci si ritrovi a passeggiare su della roccia nuda, in cui si possono notare delle buche scavate con una forma rettangolare: è un antico cimitero medievale!
![Il cimitero medievale Il cimitero medievale](https://mattross.blog/wp-content/uploads/2021/10/psx_20211002_193514-2.jpg?w=800)
Girando attorno alla Civita, la strada si fa più larga, quasi monumentale: durante il fascismo, Mussolini volle dare alla città una via carrabile, moderna, a costo di sventrare il preesistente tessuto urbano, l’attuale Via Madonna delle Virtù.
Durante la visita, troviamo delle installazioni moderne: si tratta di opere di Dalì, esposte gratuitamente in pubblico. Suggestivo il confronto antico/moderno!
![Un'opera di Dalì in via Madonna delle Virtù Un'opera di Dalì in via Madonna delle Virtù](https://mattross.blog/wp-content/uploads/2021/10/psx_20211002_194615.jpg?w=800)
Il percorso prosegue verso Via D’Addozio e Via Fiorentini, che torna infine sul Piano. Cambiano i nomi delle vie, ma il percorso sembra snodarsi lungo un’unica arteria che percorre i Sassi da un capo all’opposto. Il consiglio è quello di perdersi tra i vicoli laterali alla ricerca di angoli nascosti e meno turistici da vivere nella loro unicità.
Ho nominato il Piano, la Civita, ma… cosa sono? Lo scoprirete la prossima settimana nell’articolo conclusivo di Matera!
Al prossimo racconto!
2 pensieri riguardo “Matera, i Sassi pt. 2”