Matera, Intro

Appunti di viaggio

L’attesa è enorme. Infinita. Abbiamo lasciato Matera come ultima tappa di questo viaggio in Basilicata alla scoperta di un territorio poco conosciuto e sponsorizzato. Qualcosa fuori dal mainstream.

Matera al tramonto
Matera al tramonto

La rassegna del 2019, “Matera capitale europea della cultura” ha dato il via ad un percorso di recupero del territorio dovuto ad un’enorme pubblicità di livello globale che ha invaso le strade di turisti e visitatori. La kermesse continentale puntava a valorizzare un territorio tipico, unico, portatore di quella cultura ancestrale di cui l’Europa si fa vanto.

Parte della sua fama è dovuta anche alla cinematografia. Data la tipologia di territorio e lo scarso sviluppo antropico, fino a pochi anni fa Matera veniva scelta come set naturale di film ambientati nel vecchio West o in Terrasanta. Come avvenuto per il territorio di Craco ritroviamo angoli in cui sono state girate scene de “Il vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, “Cristo si è fermato a Eboli” con Gian Maria Volontè, “King David” di Richard Gere e “Ben Hur” con Morgan Freeman.

Menzione a parte meritano le riprese di “The Passion” di Mel Gibson. Le persone del luogo ci raccontano di una città completamente al servizio del carosello cinematografico. Talmente imponente la macchina messa in moto per le riprese, che Matera ha vissuto interi giorni al pari di una piccola Holliwood.

Il ritorno d’immagine è stato enorme, con visitatori che accorrono per percorrere i luoghi calcati da Mel Gibson, mangiare nei ristoranti dove ha cenato o dormire nelle stanze dove ha riposato; tour organizzati per far rivivere le scene del blockbuster, tra le quali la celebre scalinata dove il Cristo porta sulle spalle la croce e inciampa lungo il percorso che lo porterà poi al Golgota.

In basso, la scalinata di "The Passion"
In basso, la scalinata di “The Passion”

La lista di grandi registi e attori che qui hanno girato film con grandi incassi al botteghino è enorme. Per rendere l’idea, ne riporto solo alcuni: Sophia Loren, Claudia Cardinale, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Michele Placido, Giuseppe Tornatore, Raul Bova, Monica Bellucci, Stefano Accorsi, Matteo Rovere, Joaquin Phoenix, Giovanni Veronesi, Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo, Daniel Craig, Rami Malek, …

Il successo di questo territorio arriva nel 1993, anno in cui l’UNESCO inserisce Matera nella sua lista di patrimoni mondiali dell’umanità.

Avvicinandoci, notiamo il terreno cambiare profondamente. Passiamo dalle pianure coltivate nei pressi di Metaponto a terreni più brulli, con improvvise fenditure nel terreno che sprofondano per decine e decine di metri: siamo di fronte alle gravine, nei pressi dell’altopiano delle Murge.

La Murgia materana
La Murgia materana

I primi insediamenti arrivano nel paleolitico. Grotte e anfratti naturali cominciano ad essere abitati dai cacciatori di passaggio. Solamente nel neolitico le abitazioni iniziano ad avere carattere stanziale: sono stati ritrovati da non molto tempo resti di palafitte che avevano il compito di separare le abitazioni dal terreno, quindi da animali potenzialmente pericolosi e da intemperie. Il primo nucleo si deve ai coloni greci, ma è solamente durante il periodo bizantino che i monaci si trasferiscono qui, fornendo a Matera una delle attrattive future più ambite: le chiese rupestri.

Grotte nella Murgia
Grotte nella Murgia

La prossima settimana continueremo il percorso che ci porterà a visitare Matera nelle vicende dello scorso secolo, in modo da capirne le fattezze e come da “Vergogna nazionale” sia diventata un modello di rinascita da seguire… visiteremo i sassi e ne vedremo gli aspetti tecnologici che, studiati e compresi solo di recente, hanno permesso di capire come questa città fosse addirittura all’avanguardia nello sviluppo dei concetti di economia circolare, tanto in voga negli ultimi anni!

Alla prossima avventura!

Pubblicato da mattrossblog

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