Metaponto

Appunti di Viaggio

Il nostro viaggio attraverso le bellezze della Basilicata prosegue e vira ancora una volta verso il Mar Jonio. La località verso cui siamo diretti è Metaponto. Il nome ci dice già qualcosa: in greco significa “tra i due fiumi”. Ci troviamo infatti nella pianura tra i fiumi Basento e Bradano.

Da queste parti sono molti i terreni coltivati: notiamo il profumo delle fragole, le viti non ancora cariche di uva e grandi balle di fieno a margine della strada.

Abbiamo letto di una Metaponto portatrice di leggende, a metà tra il mito e la storia. Le radici di questo luogo risalgono ai tempi della Bradano. Metaponto era uno dei principali insediamenti italici ed era considerato un porto di grande interesse. Si dice sia stata fondata dall’eroe Nestore, di ritorno dalla guerra di Troia.

Qui nel 5° secolo a.C. Pitagora fondò una delle sue scuole, in cui insegnò fino alla sua morte: sono diversi i riferimenti al grande matematico che si incontrano camminando per le vie del lido.

Metaponto fu sempre ostile a Roma. Dapprima alleandosi con Taranto, motivo per cui dopo la sconfitta sarà punita pesantemente; in seguito, dando consensi all’esercito del ribelle Spartaco, che però la saccheggerà. La città, stremata, vide quindi un lento declino.

Il disastro fu tale che l’intero abitato venne pian piano abbandonato e l’abitato utilizzato come cava per materiali da costruzione delle vicine località. In seguito tutta l’area venne ricoperta da uno strato alluvionale dovuto alle piene dei fiumi.

Incontriamo subito l’area archeologica, dove rimaniamo estasiati per la grandiosità del luogo e al tempo stesso per la frequentazione così esigua, per un sito di tale importanza. Ci imbattiamo nel tempio di Atena, in quelli di Apollo e di Afrodite che affiancano l’Agorà, il teatro e poco più lontano, il castrum romano, di epoca successiva. Le grandi mura, all’epoca molto imponenti, sono intervallate da ingressi monumentali.

Il tempio di Hera (anche detto delle Tavole Palatine) si trova in posizione più defilata rispetto al resto dell’area archeologica ed è il meglio conservato. Rimangono in piedi 15 colonne ad illustrare la grandiosità di quello che in antichità era uno dei maggiori luoghi di culto dell’intera Magna Grecia. Il soprannome che si è ritrovato nei secoli a seguire è dovuto al passaggio dell’esercito delle crociate, dove i “Paladini” si riunivano prima di proseguire il loro viaggio verso la Terrasanta.

Tappa obbligata è il museo archeologico di Metaponto, dove sono esposti tutti i ritrovamenti di quest’area dall’enorme importanza.

Infine una passeggiata sul mare a Metaponto Lido e un po’ di elioterapia concludono una giornata piena di storia e di bellezza. L’aperitivo sul mare da queste parti è una delizia e ne approfittiamo per un po’ di ristoro.

Al prossimo racconto!