Anzio

Appunti di Viaggio

Capitale dell’antica popolazione dei Volsci e più tardi assoggettata al potere romano, che ne fece luogo di residenze nobiliari, Anzio è un medio centro costiero del litorale laziale. È situata a 60 km a sud di Roma, ed è ad essa collegata da più strade, quali la Pontina, la Laurentina e l’Ardeatina. Gli ultimi due, assi viari di origine romana.

In antichità Anzio era un tutt’uno con la contigua Nettuno. La vecchia Antium rischiò la cancellazione totale dalla memoria collettiva, poichè nel medioevo le dimore e il porto di Nerone, che proprio qui nacque, furono abbandonate. A memoria dei fasti imperiali, sono tutt’oggi visitabili gratuitamente, al costo di una piacevole passeggiata sulla spiaggia a due passi dal centro, le aree archeologiche a picco sul mare che ospitano i resti della villa dell’imperatore romano.

Altro luogo sede di scavi (… risalenti a circa un secolo fa!), ben visibile dall’esterno della bassa recinzione che lo cinge, è l’area dell’antico teatro romano di cui si possono osservare le fondamenta, che rendono la grandezza dell’impianto: 30 metri di diametro per 11 settori che potevano regalare al pubblico una scena di grande impatto, da una posizione prossima al mare, ma al contempo sopraelevata.

In epoca medievale non rimase che una manciata di abitazioni di semplici pescatori a ridosso dell’insenatura dove ora sorge il porto, Capo d’Anzio. La popolazione si trasferì presso l’antico tempio di Nettuno, dove con il tempo sorse un piccolo borgo, in seguito dotato di strutture di difesa. La divisione amministrativa avvenne a metà ottocento dove, sotto il dominio dei Borghese, il centro divenne meta dell’alta borghesia e dell’aristocrazia romana.

Il richiamo di una certa tipologia di popolazione portò il centro ad arricchirsi di architetture degne di nota, come villini in stile moderno, art decò e liberty. Di quest’ultima tipologia è il grande casinò che fronteggia la spiaggia, chiamato “Il Paradiso sul mare”, celebre poichè utilizzato per location cinematografiche in più pellicole rinomate, come “Polvere di stelle” di Alberto Sordi o “Amarcord” di Federico Fellini. Dello stesso architetto, Cesare Bazzani, sono molte altre celebri costruzioni sparse in giro per l’Italia, come la Galleria d’Arte Moderna, il Ministero della Pubblica Istruzione a Roma, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e la Stazione Marittima a Napoli.

Una pagina di storia recente degna di nota riguarda direttamente la città di Anzio: durante la seconda guerra mondiale le truppe alleate scelsero questo luogo come ideale per uno sbarco che in soli tre giorni portò oltre centomila uomini ad approdare, con un carico bellico che sarebbe servito, oltre tre mesi dopo, a liberare Roma dalle forze naziste e a dare una svolta definitiva alle sorti della guerra.

C’è un luogo dove questa pagina di storia vive tuttora. Un luogo di memoria e di costante insegnamento. Un luogo di rimembranza e pace. Il cimitero inglese.
Situato sulla via Nettunense, il “Cimitero di Guerra Britannico Le Falasche” accoglie le tombe di 2316 uomini, di cui 291 ignoti, ivi caduti nel celebre sbarco. Su ogni lapide vengono riportati il nome del soldato, il simbolo del battaglione di appartenenza la data e l’età di morte, se conosciuti.

La zona pedonale assicura una passeggiata in sicurezza e tranquillità, dalle zone centrali fino al molo, dove sono molti i ristoranti, bistrò e chioschi dove mangiare in riva al mare, al suono delle onde.

La prossima settimana contuineremo la scoperta di questo territorio sorprendente, ricco di storia e Sole: la meravigliosa Costa di Enea!

Alla prossima avventura!