Praga pt.2

Appunti di Viaggio

La scorsa settimana abbiamo vagato per i vicoli del Castello e della Città Vecchia di Praga, che tuttavia non è solo storia antica, immobile. Continuiamo la visita allontanandoci dal centro, alla ricerca della modernità che qui proprio non manca!

Il cimitero ebraico di Praga
Il cimitero ebraico di Praga, foto di Lorenzo Gallinella

A nord di Piazza della Città Vecchia, lo Josefov (il ghetto) offre lo spunto per una buona passeggiata. Il museo ebraico, la sinagoga e soprattutto il vecchio cimitero regalano al viaggiatore un’esperienza fuori dal tempo.

La Galleria Nazionale a Holesovice
La Galleria Nazionale a Holesovice

Andando ancora più a nord, nel quartiere di Holesovice, la Galleria Nazionale nei suoi 5 piani di raccolte offre esposizioni temporanee e permanenti, con opere dei migliori pittori mondiali, come Picasso, Klimt, Mirò, Monet, Gauguin, Cezanne e Van Gogh. Totalmente inaspettato è stato l’ingresso gratuito, che sono riuscito ad ottenere grazie alla visita effettuata nel giorno di una festività nazionale.

L'interno della Galleria Nazionale
L’interno della Galleria Nazionale

All’estremo est del centro si estende la lunghissima Piazza Venceslao. 500 metri ricchi di storia e di diversi stili architettonici: Art Nouveau (Grand Hotel Europa, Palazzo Lucerna, una galleria commerciale), Liberty (Palazzo Koruna, una galleria commerciale), Cubista (un lampione).
Dalla facciata abbastanza anonima, l’Hotel Jalta è invece storicamente molto importante poiché al suo interno si cela un grande rifugio antiatomico, costruito negli anni ’50 e aperto al pubblico solamente dal 2013. Poco distante, il museo del comunismo sorge paradossalmente sopra un noto fast food.
Al centro della piazza, sorge la Chiesa della Vergine delle Nevi. In origine doveva essere la chiesa più alta di Praga. Rimasta un’opera incompiuta, con i suoi 34 metri di altezza detiene comunque il record cittadino della navata più alta e quello dell’altare più alto.
All’estremità sud della piazza svetta il Museo Nazionale, vicino il quale sorge il monumento dedicato a Jan Palach, proprio nel luogo dove per protesta si diede fuoco morendo e dando contestualmente il via alla rivolta studentesca nota come la “Primavera di Praga”.
Veglia sulla piazza la statua equestre di San Venceslao, Duca di Boemia e Protettore della Repubblica Ceca.

Per terminare la visita, una passeggiata sulle rive della Moldava conduce ad una delle architetture più strane della città. La casa danzante è un armonico abbraccio di cemento armato e vetro, in cui due palazzi si incontrano dando vita ad un movimento sinuoso. Vengono chiamati anche “Ginger e Fred”, poiché sembra che gli architetti che li hanno progettati – Vlado Milunic e Frank Gehry (lo stesso del Guggenheim di Bilbao) – siano stati ispirati dal ballo della celebre coppia Ginger Rogers e Fred Astaire. Incredibile come queste architetture moderne si adagino perfettemante tra palazzi dell’800!

La Casa Danzante, o "Ginger e Fred"
La Casa Danzante, o “Ginger e Fred”

L’itinerario proposto finora necessita sicuramente di almeno 4 giorni. Se se ne hanno un po’ di più a disposizione, è molto interessante visitare “l’altro castello” di Praga, il Vysehrad, che racchiude mille anni di storia difensiva di Praga, tra viali alberati e mura fortificate.
Da vedere è anche la Torre della Televisione, che con i suoi 216 metri rappresenta l’edificio più alto di Praga.

Praga è una città medioeuropea, quindi dagli inverni molto rigidi e nevosi. Non sorprende che i piatti tipici siano molto calorici, come gnocchi di pane, pasta lievitata o patate, stinco di maiale, crauti, zuppe calde e gulash. Il mio consiglio più spassionato è quello di sedersi sulle lunghe panche, ai tavoli di “U Fleku”, storica birreria praghese, dove in compagnia di persone sconosciute si condivide un pasto che rimarrà a dir poco memorabile, tra canti, risa e balli che pervadono le sale in un’atmosfera gioiosa!

Gnocchi di pane, di patate, Gulash e bicchieri di birra scura
Gnocchi di pane, di patate, Gulash e bicchieri di birra scura

Sembrerà un’usanza strana, ma a Praga è molto semplice trovare l’acqua a un prezzo più alto di un boccale di birra. Qui vanno per la maggiore gli stili Lager, Pils, Weiss e Marzen, in completa armonia col passato comune alla Germania, ma non mancano birre scure, non filtrate.
Il superalcolico nazionale è la Becherovka, un liquore a base di erbe la cui ricetta si deve ad un medico del 1800, da bere freddo o disciolto in acqua calda, che aiuta la digestione e – come alcuni praghesi mi confermano – utile anche al mal di gola e al raffreddore.
Stand e banchetti in giro per la città offrono dei dolci mai assaggiati prima: immersi nel cioccolato o mangiati senza, i Trdlo, anche detti “Manicotti di Boemia”: una specie di soffice cannolo, da gustare per l’appunto ripieno o vuoto.

Trdlo
Trdlo

Il centro di Praga è abbastanza piccolo e oltretutto ben servito dal servizio pubblico di superficie, soprattutto tram, e dalla metro. Tuttavia, se si è buoni camminatori e si ha abbastanza tempo a disposizione, è possibile visitarla a piedi, prendendo Hotel molto buoni a pochi passi dal Castello, Piazza Venceslao o nei pressi del ghetto.

Al prossimo racconto!

Pubblicato da mattrossblog

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